Simona Carelli

Simona ha concentrato, sin dall’inizio della sua esperienza lavorativa, la propria pratica nelle tematiche inerenti la tutela di marchi nazionali, europei e internazionali, maturando un'esperienza significativa nella gestione strategica di portafogli marchi.

La sua esperienza comprende tutte le fasi pre e post deposito del marchio: redazione rapporti di ricerca di anteriorità, valutazione dei rischi di conflitto e pareri di registrabilità, consulenze in merito alle possibili strategie di protezione del marchio e pianificazione delle domande di registrazione in via nazionale e all'estero.

Si occupa dell'attivazione di servizi di sorveglianza e della redazione di report sui marchi potenzialmente pericolosi, della prosecuzione di domande di marchio davanti agli Uffici nazionali, esteri, all’Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale e all'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale.

Simona offre inoltre assistenza in attività stragiudiziali e contenziosi, fornendo supporto nelle procedure di opposizione, grazie alla sua esperienza nella negoziazione di accordi stragiudiziali.

È esperta nelle strategie di mantenimento dei marchi, inclusi i requisiti e le prove per dimostrarne l'uso, con particolare attenzione alla normativa negli Stati Uniti.

Assiste i clienti nelle procedure di trascrizione di modifiche, trasferimenti della titolarità o di licenze in relazioni non solo ai marchi, ma anche di brevetti e modelli.

Assiste clienti nazionali e stranieri, che vanno dalle piccole-medie imprese alle grandi aziende di rilevanza internazionale, attivi in diversi settori produttivi, con particolare attenzione all'automotive e all'industria della moda. Collabora anche con partner accademici e istituzionali per promuovere e sostenere le aziende innovative che sviluppano idee e strumenti da proteggere con un'idonea strategia di tutela della proprietà intellettuale.

Simona si è laureata con lode con una tesi dal titolo “Il palinsesto televisivo e la dimensione sociale del tempo. Il caso della Spagna”.